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Wednesday, May 30, 2012

La frana della Lega Nord

DOPO LE RIVELAZIONI DI 'OGGI', LA BATOSTA AL VOTO

di Mauro Suttora

Oggi, 21 maggio 2012

Il 9 aprile, Pasquetta, le agenzie di stampa annunciano l’intervista di Oggi ad Alessandro Marmello, autista di Renzo Bossi («Trota»): «Al figlio di Umberto passo contanti ritirati dalle casse della Lega a mio nome». Quattro video confermano l’accusa. Dopo poche ore Renzo Bossi si dimette da consigliere regionale della Lombardia.

Inizia così la frana della famiglia Bossi e della Lega Nord. Un mese dopo, arriva l’avviso di garanzia per appropriazione indebita di finanziamento pubblico a Umberto, Renzo e l’altro fratello, Riccardo. Ai quali, si scopre, il tesoriere della Lega Francesco Belsito pagava uno «stipendio» di 5 mila euro al mese, oltre ad avere acquistato lauree in Albania per Renzo e per la guardia del corpo di Rosi Mauro, tuttora vicepresidente del Senato, già fedelissima di Bossi ma ora espulsa dalla Lega. Belsito è indagato per truffa e riciclaggio: aveva investito in oro e diamanti parte dei rimborsi elettorali, finiti anche a Cipro e in Tanzania. Rapporti sospetti perfino con la ‘ndrangheta.

Il voto del 6 e 20 maggio ha punito la Lega. Unico sindaco eletto al primo turno quello di Verona, Flavio Tosi. Risultati pessimi nelle ex roccaforti: 5% a Belluno, 6 ad Alessandria, 7 a Monza, 8 a Como. Leghisti battuti perfino a Cassano Magnago (Varese), dov’è nato Umberto Bossi, e a Mozzo (Bergamo), dove vive l’ex ministro Roberto Calderoli. Il quale per ora guida il partito assieme a Manuela Dal Lago e a Roberto Maroni. Quest’ultimo sarà eletto segretario unico nel congresso alla fine di giugno.

Per la Lega sarà dura riconquistare il 12% delle regionali 2010, e il 35% in Veneto. Regione, quest’ultima, guidata dal leghista Luca Zaia, così come il Piemonte è in mano a Roberto Cota. Ma dopo la rottura con il Pdl e l’opposizione al governo Monti, tutti i giochi sono aperti.
m.s.

Thursday, March 25, 2010

Regionali 2010

ELEZIONI: SCEGLIAMO I GOVERNATORI FINO AL 2015

La sfida cruciale è quella tra Bonino e Polverini nel Lazio. Ma i candidati curiosi sono tanti: patron di Formula Uno, igieniste dentali, celebri campioni mondiali...

di Mauro Suttora

Oggi 31/03/2010

Tutti gli occhi puntati sul Lazio: è questa la sfida decisiva delle regionali. Perché nella prima Regione d'Italia, la Lombardia, i sondaggi danno Roberto Formigoni sicuro vincitore. Mentre a Roma la gara fra Emma Bonino e Renata Polverini sarà al fotofinish. Scontate le vittorie del centrosinistra nelle Regioni rosse (Emilia, Toscana, Marche, Umbria) e del centrodestra in Veneto, sarà importante vedere chi ce la farà in Piemonte , Liguria , Campania. La Puglia è l'unica regione in cui la supremazia di Pd e Pdl sarà minacciata da un terzo incomodo. Non perché Adriana Poli Bortone (ex An, oggi Udc) possa arrivare prima, ma perché i suoi voti sottratti all'uno o all'altro schieramento determineranno il vincitore.

Anche in Calabria l'imprenditore antimafia Filippo Callipo, sostenuto da Italia dei Valori e dai Radicali, potrebbe essere una sorpresa. Nelle tre Regioni del Nord (Piemonte, Lombardia, Liguria) sarà importante vedere anche chi sarà il primo partito fra Pdl e Lega. Quest'ultima avrà due governatori, se Roberto Cota dovesse prevalere su Mercedes Bresso in Piemonte. Negli ultimi giorni di campagna elettorale il grande sforzo dei partiti è stato quello di convincere i propri elettori ad andare a votare, piuttosto che cercare di far cambiare idea a qualche avversario.

ASTENSIONI DECISIVE
La partita, infatti, verrà decisa dal grado di astensione che colpirà l'uno o l'altro campo. Nei consigli regionali non ci sono personalità di grande spicco. Lo stipendio tuttavia è ottimo: più di 10 mila euro al mese netti, considerando tutti i benefit. E senza la necessità di trasferirsi a Roma, cosa che comporta maggiori spese per i parlamentari. Per questo, nei piani intermedi della «casta» politica, la poltrona di consigliere regionale è ambita. Soprattutto quando non bisogna farsi propaganda per la preferenza. È questo il caso dei fortunati inseriti nel «listino» dei candidati governatori, eletti automaticamente in caso di vittoria.

Per loro la vera campagna elettorale c' è stata al momento della definizione delle liste. E gli avversari erano gli altri aspiranti del proprio partito al posto garantito. Alla fine ce l'ha fatta chi è nelle grazie del capo. Così in Lombardia è candidata (o meglio: già eletta) Nicole Minetti, 25enne ex ballerina e igienista dentale di Silvio Berlusconi. Il premier l'ha apprezzata come assistente del dentista che l'ha curato dopo l'aggressione subita in piazza del Duomo lo scorso dicembre.

Polemiche ha suscitato, nel campo avverso, l'imposizione da parte di Antonio Di Pietro di Maruska Piredda, 32 anni, ex hostess Alitalia anche lei nota più per la sua bellezza che per l'esperienza politica. La Piredda è stata paracadutata sia in Liguria, sia in Lombardia. Il 28 e 29 marzo non si vota solo per le Regioni. In ben 463 Comuni si elegge il sindaco. Venezia, Mantova, Lecco, Lodi, Macerata, Chieti, Andria, Matera e Vibo Valentia sono i nove capoluoghi che vanno alle urne.

Si voterà anche a Faenza (Ravenna), città di 58 mila abitanti dove scende in campo Giancarlo Minardi, 62 anni, fondatore della scuderia che per vent'anni ha gareggiato in Formula Uno, prima di lasciare il campo alla Toro Rosso che sta conseguendo buone prestazioni. Minardi sarà candidato del Pdl in una roccaforte «rossa», dove i l centrosinistra sbaraglia abitualmente gli avversari con i due terzi dei voti. Mission impossible? «I sondaggi non mi danno ancora per vinto», risponde l'imprenditore, faentino doc. E spera: «Il fatto di essere un indipendente dovrebbe garantirmi i consensi in più necessari per vincere»

Altri candidati vip affollano le liste. Vittorio Agnoletto, candidato governatore della Federa zione del la si n ist ra (Rifondazione più Comunisti italiani) in Lombardia, presenta Dario Fo, Franca Rame, Moni Ovadia e il comico Paolo Rossi. L'astrofisica Margherita Hack (ultimo libro: Libera scienza in libero stato) corre a Roma per la stessa formazione.

FISIOTERAPISTI E GEOMETRI
Il figlio di Umberto Bossi è candidato per la Lega a Brescia, mentre quello di Antonio Gava (e nipote di Silvio) ci prova a Napoli col Pdl. In Lombardia Berlusconi schiera il fisioterapista del Milan Giorgio Puricelli, 44 anni, e il proprio geometra Francesco Magnano, 59. Il centrosinistra lombardo di Filippo Penati risponde con un grande del ciclismo: Gianni Bugno, campione del mondo nel ' 92 e ' 93. Comunque vada, il premier Berlusconi il 30 marzo tirerà un sospiro di sollievo: per tre anni, fino al 2013, non sono più previste elezioni generali importanti. Potrà governare in pace, a meno di scivoloni o catastrofi.

Mauro Suttora