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Wednesday, November 02, 2011

Graziana Capone Jolie

MISTERI: DOVE PRESTA LA SUA OPERA LA SILVIO'S GIRL?

Graziana vieni qui, sei proprio Jolie

La sosia pugliese dell’attrice americana dice di lavorare a palazzo Chigi. Ma lì non si vede mai. «Sta a palazzo Grazioli». che lei conosce bene...

Oggi, 26 ottobre 2011

«Graziana sta a Grazioli». È questo il sussurro che corre nelle stanze di palazzo Chigi, il segreto non tanto nascosto su Graziana Capone, 26 anni, figlia di un costruttore di Gravina di Puglia (Bari), assurta a incerta notorietà due estati fa, quando finì nella lista delle invitate alle cene «eleganti» di Silvio Berlusconi.

Allora la «Angelina Jolie» delle Puglie assoldò un addetto stampa e si fece fotografare e intervistare da Oggi. «Sì, con il premier abbiamo fatto le quattro del mattino ad Arcore nel settembre 2008», ci confessò. «Ma poi sono tornata a Milano con Tarantini su un’auto con chauffeur. Alla vigilia di Natale l’ho rivisto per una cena a Roma, a palazzo Grazioli. Eravamo una decina, sei-sette ragazze fra cui Carolina Marconi del Grande Fratello e Barbara Guerra. Ma seduta alla destra del presidente c’ero io. Quindi non mettetemi assieme alle altre. Anche perché se il presidente avesse veramente un harem, io sarei la favorita», concluse, più seria che faceta.

«Ho continuato a vederlo nel 2009, sei-sette volte. All’inaugurazione di uno spazio Dolce & Gabbana a Milano. Anche dopo lo scandalo Noemi continuiamo a telefonarci. Per me lui vede un futuro in politica o nel giornalismo».

Può darsi che, «fidanzate» montenegrine a parte, Graziana abbia centrato l’obiettivo. Due mesi fa è stata fotografata alla festa Atreju dei giovani Pdl. E si vantava: «Lavoro all’ufficio stampa di Berlusconi a Roma, sono nello staff della comunicazione di palazzo Chigi». Peccato che nel palazzo sede del governo non si veda quasi mai. Né che appaia fra i dipendenti, collaboratori o consulenti a contratto della presidenza del Consiglio.

Rassegna stampa ogni mattina

Pare invece che Graziana presti la sua opera direttamente a palazzo Grazioli, residenza privata del premier. Per le incombenze del cosiddetto «mattinale», cioé la rassegna stampa mattutina preparata ogni giorno per Berlusconi.
C’è infatti un viavai continuo di personale della presidenza fra i palazzi Chigi e Grazioli, visto che il premier preferisce di gran lunga quest’ultimo alla sede ufficiale del governo. «E lì effettivamente la vediamo», dicono i collaboratori.

Oltre che politica o giornalista, Graziana due anni fa meditava di diventare «magistrato o attrice. Ma non gli ho mai parlato della mia carriera nello spettacolo. Non volevo sembrare una delle tante che vogliono raccomandazioni. In ogni caso, ha detto che prima devo laurearmi».

Fatto. Berlusconi però apprezza molto anche un’ulteriore qualità di Graziana: canta bene. «Ad Arcore », ci raccontò lei, «ho eseguito a cappella un paio di cose, fra cui Non ti scordar mai di me di Giusi Ferreri. Poi assieme, io e lui con un pianista, abbiamo cantato Stay with me, un suo pezzo tradotto in inglese. Io gli facevo i controcanti, la melodia sulla terza».
«Stay with me», stai con me. E «non ti scordar mai di me». Promesse mantenute.

Mauro Suttora

Wednesday, October 07, 2009

Parla Francesca Lana

A CENA DA SILVIO

«Quelle serate con Manu...»

Era l'amica del cuore di Manuela Arcuri. Con lei andò due volte dal premier. In questa intervista esclusiva spiega che cosa accadde. E perché se n'è pentita

Oggi, 30 settembre 2009

di Mauro Suttora

Drogata. Lesbica. Implicata in un giro di prostituzione. Come sembra lontana, per Francesca Lana, quella magica sera del 29 maggio, quando festeggiò il suo ventiquattresimo compleanno nella discoteca estiva più prestigiosa di Roma: il Jet Set. Sono passati solo quattro mesi. Allora, c’era la coda per essere fra i suoi invitati. «Ora invece ora mi sembra di essere precipitata in un incubo», ci confessa la soubrette, ex valletta de I migliori anni (Raiuno).

«Stanno riempiendo di coca mezza Sardegna. Quelli di Bari danno droga a tutti, se lo sa Briatore...»: questa è la sua frase che ha inguaiato Gianpaolo Tarantini, il fornitore di donne di Silvio Berlusconi, facendolo finire in carcere. Francesca la pronunciò nel luglio 2008 mentre era ospite nella villa di Porto Cervo affittata dal faccendiere pugliese. Parlava a persone intercettate dalla Guardia di finanza. Poi Tarantini e soci si sono contraddetti: «Avevamo 70 grammi di cocaina», avevano ammesso. « No, mezzo chilo», li ha smentiti il loro spacciatore. Risultato: Francesca, che non è indagata perché non ha commesso reati, è stata ascoltata due volte dagli inquirenti come «persona informata sui fatti».

Poi c’è la questione saffica. Anche questa risale a un anno fa. Foto di lei che bacia sul ventre nudo l’inseparabile amica Manuela Arcuri. «Lesbo soft», titolarono i giornali. «Nulla di vero», rivela oggi Francesca, «ma Manuela non volle che facessi un’intervista per smentire. Così oggi su internet passo per una lesbicona. Non ho nulla contro l’omosessualità, ma non è piacevole».

Il giro delle ragazze di Tarantini, infine. «Sì, sono stata tre volte da Berlusconi. L’estate 2008 in Sardegna, ma eravamo in trecento e con il presidente non ho neppure parlato. E poi due cene sedute e tranquillissime nella sua casa romana lo scorso dicembre, con Manuela. Altro che “pupe di papi” e squillo: siamo tornate a casa prima di mezzanotte, non abbiamo notato nulla di equivoco».

In realtà la disgrazia di Francesca, oltre a quella di essere stata inserita da Tarantini nell’elenco indiscriminato di “donne portate da Berlusconi”, senza distinguere troppo fra escort pagate e semplici invitate, è una foto del 31 dicembre 2008 a Cortina. L’unica con Tarantini e la Arcuri assieme, all’uscita di un ristorante. Quindi quella che ha fatto più notizia, pubblicata e ripubblicata, data la notorietà della Arcuri. E lei, Francesca Lana, appare fra loro. In mezzo.

«Insomma, sembro al centro di tutto, e invece non c’entro nulla. Ma tanto è bastato per farmi perdere il lavoro televisivo - ottenuto dopo regolare provino - che avrei dovuto iniziare quest’autunno».
La colpa è della sua famosa frase sulla droga.
«Spiego come andò. Quella notte ero stata male, molto male. Eravamo con altri ospiti nel privé del Billionaire, dove Tarantini aveva sempre un tavolo riservato...»
Anche perché ospitava a casa sua pure Raffaella Zardo, pierre del locale di Briatore.
«Ho sospettato che qualcuno mi avesse sciolto qualche sostanza nel bicchiere. Chiesi di andare al pronto soccorso. Ma non vollero: cosa avrebbero detto ai dottori, che mi avevano drogata a mia insaputa? Così scoprii che in quello che mi sembrava un ambiente familiare, con le mogli di Tarantini, dei suoi amici e i loro figli piccoli, succedevano cose strane...»

Beh, notti esagerate come spesso capita in Costa Smeralda. Non faccia Alice nel Paese delle meraviglie: conosce quell’ambiente.
«Certo, anche perché fui eletta miss Billionaire nel 2005. Ma ci tengo a dire che ho grande rispetto per Briatore, una persona che con me è sempre stata correttissima. Il mio sbaglio, di cui sono pentita, è stato quello di fidarmi di altre persone».
Come la Arcuri?
«Ma no. Sono stata la sua migliore amica per anni, e anche se da qualche settimana non la sento più, non rinnego nulla».
Avete rotto?
«Diciamo che sono rimasta molto delusa da certi suoi recenti comportamenti».
Legati alle disavventure di Tarantini?
«Sì. Ovviamente anche lei è rimasta scottata dallo scandalo. Era la persona più famosa che Tarantini ha usato per accreditarsi con Berlusconi».

Come andò la cena del 2 dicembre?
«C’erano al massimo venti persone, fra cui il direttore di Raiuno Fabrizio Del Noce e Guido Bertolaso, il capo della Protezione civile. Ci siamo seduti a tavola, io ero accanto a Manuela e avevamo di fronte Berlusconi. Con gli altri non abbiamo parlato molto, erano lontani. È stata una normale cena con ottimo cibo. Ricordo che dicemmo al presidente: “La sua casa è il miglior ristorante di Roma”. Poi un po’ di barzellette, una schitarrata con Apicella, e tutti a casa».
Tutti?
«Sì».

E la seconda cena?
«Non ricordo la data esatta, comunque fu ancora in dicembre, prima di Natale. Stessa scena, sempre con Tarantini, e ricordo che Berlusconi ripeté alcune delle barzellette della volta precedente. Ma a parte questo, è stata una persona gentilissima, un ospite squisito».

Anche perché c’era una delle sue attrici preferite, la Arcuri. Lei si rende conto che veniva invitata solo perché era la sua dama di compagnia?
«Me ne rendo conto solo ora. Ma su di me adesso scrivono illazioni allucinanti, infamie terrificanti, mi sono affidata al mio avvocato. Ammetto il mio errore, che però è stato solo quello di essere ammaliata da persone negative, che mi offrivano l’opportunità di frequentare ambienti importanti».

È chiaro che Tarantini portava dal premier due tipi diversi di donne.
«Sì, ma in questi mesi ho imparato sulla mia pelle che nel mondo dello spettacolo non esistono scorciatoie: bisogna studiare, non “frequentare”. Io sono stata per anni la migliore amica di Manuela Arcuri, ma non l’ho mai utilizzata per farmi dare qualche lavoro. Vengo dalla gavetta, ho lavorato nelle tv private di Roma, ho avuto parti in Distretto di polizia e Commissario Rex. Studio recitazione e dizione all’Accademia dello spettacolo di Cesare Lanza. E soprattutto, dopo la maturità scientifica, mi sto laureando al Dams di Roma. Mi mancano due esami».

Un ex fidanzato della Arcuri, Matteo Guerra, l’ha accusata: «Francesca era gelosa del nostro rapporto. Cone lei Manuela faceva le sei del mattino, mentre a me piace andare a letto presto».
«Ma quando mai... Certo, siamo giovani e ci divertiamo. Ma Manuela lavora molto, e io studio. Quindi se non siamo in vacanza al mattino ci alziamo presto, non possiamo sfarfalleggiare troppo».

Come ha conosciuto Tarantini?
«Per caso, in un locale di Montecarlo dove Manuela ed io eravamo andate per il Gran Premio 2008. Poi, siccome è pugliese, lo abbiamo rivisto quando siamo capitate in Puglia a giugno, alla masseria San Domenico. Allora Manuela aveva un fidanzato di lì, le famose foto “lesbo” ce le hanno scattate quando c’era anche lui».

Poi però in Sardegna nella villa di Tarantini c’è andata solo lei.
«Sì, stavo con un ragazzo. Poi, ho frequentato per due mesi Matteo Marzotto».
Bel colpo. Che si aggiunge a un suo altro ex, il calciatore Alberto Aquilani.
«Roba vecchia, del 2006. Ma, lo ripeto, quello è un mondo che mi ha illuso e disilluso. Ora penso solo a studiare, e a preparare la tesi».
Su che cosa?
«Volevo analizzare la commedia all’italiana...»
Basta che racconti quello che le è successo negli ultimi mesi: c’è dentro in pieno.
«... Ma il mio professore ha preferito darmi un altro tema: il cinema di Antonioni».
Perfetto anche questo: alienazione e incomunicabilità.

Mauro Suttora